Il mese scorso ho avuto modo di trascorrere 2 giorni in questo territorio per un tour alla scoperta della Franciacorta tra bellezza naturalistica, patrimonio storico e culturale, vino e cibo e anche accoglienza. Un tour completo che non ha fatto altro che scatenare il mio desiderio di tornare ancora e ancora, di vivere la meraviglia di questo luogo in ogni stagione e in ogni suo angolo.
Il cuore del tour è stato il Resort I Cappuccini, un monastero sul Montorfano, una delle poche colline della Franciacorta, trasformato in un hotel de charme che accoglie i suoi clienti nelle stanze dei monaci e in spazi caldi e accoglienti tra caminetti (anche nelle camere), il verde del chiostro e il calore delle sue stanze tra legno e mattoni rossi.
La cucina del resort, Cucina San Francesco, è meravigliosa: ai fornelli c’è Piercarlo Zanotti, stellato nel suo ristorante precedente già dal 2005.
Piercarlo conquista per i suoi modi, per la sua umiltà e gentilezza che ti rendi conto essere davvero grande nel momento in cui assaggi i suoi piatti: perfetti, meraviglia per il palato.
Esiste un mondo anche fuori dal resort e in questi 2 giorni abbiamo avuto modo di riempire lo sguardo con le distese di vigne, la bellezza del lago, il Monastero di San Pietro in Lamosa con la sua storia e la sua vista sulle Torbiere del Sebino, la meraviglia delle cantine devote al Franciacorta prim’ancora che questo fosse riconosciuto.
Ricci Curbastro, a Capriolo, ha fatto del suo lavoro anche una missione per trasmettere ai posteri il passato dell’arte del vino e dell’agricoltura. Nella sua cantina potrete visitare anche un Museo dedicato in cui l’Azienda Agricola Ricci Curbastro conserva migliaia di oggetti testimoni del lavoro agricolo dei tempi.
Il Mosnel è una cantina nata nel 1836 in una tenuta vocata al vino già dal 1500. Arrivati oggi alla 5° generazione e al 180° compleanno, Mosnel ha scelto di produrre i suoi vini a partire da uve biologiche che coltivano nei loro 38 ettari di terreno prima di procedere con la lavorazione seguendo i dettami necessari per ottenere il Franciacorta.
Sapete per esempio che le uve vanno raccolte rigorosamente a mano?
I vini Mosnel hanno la particolarità di fare un passaggio in legno, sempre.
Qualunque sia la tipologia di bottiglia che scegliate, infatti, conterrà una percentuale di vino barricato per un certo periodo. Questa è di certo una caratteristica distintiva del marchio oltre che per la cura al bio.
Non si vive però solo di bollicine e così siamo andati anche alla scoperta di una deliziosa realtà familiare. E’ Polastri Maceler, una norcineria arrivata alla 4° generazione che non si limita a produrre i salumi del territorio secondo le antiche tradizioni, ma si spinge verso l’innovazione, sperimenta e crea legami con altri produttori che lavorano bene nel territorio, principalmente nel circolo di Slowfood.