Mulinum: un sogno realizzato a San Floro, nelle campagne di Catanzaro.
Cosa mi manca di casa?
La famiglia, il mare, il pane. Sì, il pane.
Quello di grano duro, con la crosta consistente e croccante, la mollica compatta e dorata, il sapore un po’ acido del lievito madre, il profumo intenso. Quello che amavo e amo tuttora mangiare da solo, che strappavo con le mani prima ancora di arrivare a casa quando il forno ce lo metteva tra le mani ancora caldo. Vi assicuro che non era una cosa facile, la crosta era difficile da rompere con le mani di bambina! 🙂
Mentre scrivo nella mia mente compaiono flotte di ricordi al gusto del pane. Non un pane qualsiasi, il mio pane.
Non mi capita spesso di tornare in Calabria per lavoro e, in quelle rarissime occasioni, per me è pura gioia. Potete immaginare quanto sia stato ancora più emozionante all’idea di sentire il profumo del grano di casa?
La Calabria è una terra che ha bisogno di qualcuno che abbia coraggio e spirito d’iniziativa, che abbia voglia di investire sul territorio e la forza di scontrarsi con una mentalità spesso disfattista. E’ la mia terra, bella e calda, ma anche piena di pregiudizi e di persone che non credono in lei.
In questi 2 anni di vita ho sentito parlare spesso di Mulinum e quando ho ricevuto il loro invito a partecipare all’annuale Festa della Trebbiatura non ho esitato un attimo.
Chi è Mulinum?
Mulinum è un sogno realizzato.
Quando la provincia parlava di costruire la più grande discarica d’Europa, Stefano Caccavari, giovane fondatore del mulino, ha capito che l’unico modo per salvare quel territorio era coltivarlo. Nel senso stretto del termine. Coltivare vuol dire prendersi cura di un luogo e, solo così, gli si può garantire un futuro.
Così Stefano ha lanciato un crowdfunding sui social chiedendo l’aiuto della comunità per potersi prendere cura del territorio e costruire qualcosa di buono.
Grazie alla partecipazione di 5000 persone nel 2017 è nato Mulinum, un’azienda agricola italiana composta attualmente da 220 soci che hanno creduto e investito nel progetto.
In pochi anni Mulinum ha fatto una selezione di grani antichi locali e ha iniziato a coltivarli secondo le regole dell’agricoltura biologica.
Ha recuperato un mulino a pietra e costruito una struttura in bioedilizia in cui lavora i grani antichi per ottenere le farine e li trasforma anche in ottimi prodotti da forno. Ha costruito un angolo di bellezza agreste unico in cui la sera è possibile mangiare una buona pizza seduti su una balla di fieno oppure, in inverno, all’interno del mulino godendosi il panorama del mulino da un lato e del forno dall’altro.
Mulinum oggi è anche un progetto in espansione: il modello nato e testato in Calabria, infatti, sta per approdare anche in altre regioni d’Italia. Uno stesso modello che andrà a ritrovare altri grani antichi e si modellerà sui territori che lo accoglieranno. Per ora la Val d’Orcia in Toscana, il Salento in Puglia e Siracusa in Sicilia.
La Festa della Trebbiatura e il Giardino dei Sonagli
Il momento del raccolto è sempre stato un motivo di festa per le comunità agricole e anche per Mulinum è così.
Già al terzo anno, la Festa della Trebbiatura coinvolge tutta la comunità perché diciamocelo: non c’è festa senza condivisione.
Per l’occasione si mette in moto la mietitrebbia e, proprio come accadeva un tempo, la si accompagna a suon di canti e tamburelli.
Quest’anno però la Festa della Trebbiatura si riempie di suoni nuovi: sono le campane de Il giardino dei sonagli suonate dal vento e dalle mani che vorranno contribuire a farle danzare. Un’opera d’arte di cui la Calabria aveva bisogno per riportare le persone nei campi ritrovando il contatto con la terra e con la comunità.
Il giardino dei sonagli è una scultura sonora realizzata dall’artista israeliano Yuval Avital composta da 150 tra campane e sonagli che arrivano da tutto il Mediterraneo, tutti doni di altri Stati, artisti, comunità che hanno voluto offrire il proprio contributo per dare una voce unica a tutto il nostro grande bacino, il Mediterraneo.
Yuval è riuscito a unire la comunità, la natura, il territorio, sperando in una unione più grande, quella di tutti i paesi del Mediterraneo, realizzando una scultura sonora corale che fa sentire forte l’esistenza di un Terzo Paradiso. Un luogo che nasce dalla spiritualità che va oltre l’inquinamento acustico e che scaturisce dall’unione di uomo e natura.
E’ un esempio di come uomo e natura possano armonizzarsi e a vivere felicemente insieme.
Ed è proprio dalla collaborazione tra Mulinum e Terzo Paradiso Cittadellarte – Fondazione Pistoletto che nasce l’idea di questa opera che Yuval Avital è riuscita a tradurre in un giardino suggestivo e carico di significato.
Bellissime le parole di Yuval: “Il Giardino dei Sonagli è una Equazione sonora dell’utopia raggiungibile del Mediterraneo in cui la potenza della diversità degli esseri umani viene celebrata attraverso sonagli con un differente peso, ritmo, storia, provenienza, funzionalità, che insieme vivono, suonano e fanno incontrare mondi lontani. La campana – moltiplicata a centinaia – diventa un algoritmo complesso, estetico, ma naturale che sposa i canti degli uccelli, il fruscio del vento, il belato delle pecore.”
Il Giardino dei Sonagli è una scultura permanente: potrete visitarla ogni giorno presso Mulinum e contribuire donando anche voi una campana.
I grani, i pani e la pizza agricola
I grani antichi sono stati messi da parte dall’uomo per motivi di resa e lavorazione, ma oggi che non abbiamo il problema del cibo a sufficienza (almeno nella parte fortunata del mondo e almeno per i prossimi vent’anni), abbiamo la possibilità di prenderci cura della biodiversità che sta subendo il contraccolpo del nostro egoistico operato.
Recuperare grani antichi vuol dire ritrovare sapori antichi, ma anche benessere per il nostro organismo e per il territorio.
Mulinum è andato a recuperare quei grani antichi lavorati un tempo in Calabria e li ha riseminati nei suoi campi.
Grano duro Senatore Cappelli e i grani teneri Verna, Rubeum, Maiorca consentono a Mulinum di ottenere farine integrali per pizza, pane e dolci di ottima qualità. Con un gusto naturalmente pieno e autentico, senza bisogno di particolari artifici.
E’ così che i biscotti Mulinum possono avere meno burro senza che il palato se ne accorga. E’ il grano ad avere più gusto e selezionando anche gli altri ingredienti con cura tutto si bilancia in modo diverso.
Ma il prodotto più importante è il pane, primo tra tutti il Pan Brunetto: acqua, semola integrale di grano duro Senatore Cappelli macinato a pietra naturale, sale, lievito madre.
E’ quella consistenza che amo, il profumo della semola, il sapore del lievito madre. E’ il mio pane, però nella versione integrale che, a quanto pare, era il pane dei nostri nonni.
E’ una storia che va avanti tornando alle origini: questa è la forza di Mulinum.
Perché per fortuna siamo arrivati a un livello di comprensione tale da capire che per progredire davvero dobbiamo fare qualche passo indietro imparando a valorizzare di più il nostro territorio (tornando a coltivarlo per esempio) e le materie prime che ci offre.
La Pizza Agricola
Mulinum è anche ricerca in fatto di pizza e ormai da tempo sta studiando la ricetta perfetta con Caterina Ceraudo, chef del ristorante stellato Dattilo.
Da questa collaborazione nasce la Pizza Agricola: una pizza studiata dai pizzaioli di Mulinum, realizzata con le farine integrali dei grani antichi e lievito madre e arricchite da un topping studiato da Caterina Ceraudo.
Per queste pizze niente carne, ma solo le verdure degli orti di Mulinum, l’olio e i formaggi di artigiani locali con qualche piccola eccezione concessa solo alle conserve ittiche sempre provenienti sempre dal territorio.
Il negozio Mulinum è aperto tutti i giorni e a sera è aperta la pizzeria per gustare le pizze agricole.
Se siete lontani, sul sito è disponibile lo shop online.