Sono in piena fase di conserve. Ieri ho trascorso il pomeriggio a cercare di metter via il maggior numero possibile di melanzane e peperoni sotto diversa forma, per non sentirne troppo la mancanza durante l’inverno. In questo clima di conserve mi sento molto solidale alle formiche e agli scoiattoli che al momento saranno come me in pieno periodo di raccolta!
Data la premessa sarebbe ovvio che anche questo antipasto avesse preso l’onda delle conserve per l’inverno, in realtà questa crema è servita solo a riempire un pomeriggio di noia pre-vacanziera di fine luglio. Così, dopo un mese, posso presentarlo a voi con la consapevolezza che un crostino-tira-l’altro!
Crema di peperoni e melanzane sott’olio
1 peperone giallo
2 melanzane
4-5 foglie di basilico
1 l di aceto bianco
Olio evo qb
2 cucchiai di sale
Procedimento:
Tagliare le melanzane a pezzi e far perdere la loro acqua lasciandole a scolare con del sale. Tagliate a tocchi il peperone.
Quando le melanzane saranno ben scolate, ponete una pentola con l’aceto bianco e 2 dl di acqua sul fuoco e, quando bolle, unire le melanzane e il peperone.
Far cuocere per 15 minuti e porre a scolare per almeno una notte su un canovaccio e con un peso sulla superficie.
Dopo questo tempo strizzare bene bene le verdure e servendosi della mezzaluna tritare le melanzane, i peperoni e le foglie di basilico fino ad ottenere una crema piuttosto grossolana. Non consiglio di usare un frullatore perché si otterrebbe un risultato fin troppo omogeneo.
Quando tritato tutto mettere il composto in vasetti di vetro precedentemente sterilizzati, coprire d’olio, unire infine una foglia di basilico e chiudere il barattolo.
Quando invasato tutto, porre i vasetti in uno strofinaccio, mettere in una pentola d’acqua, coprire d’acqua e far cuocere per 30 minuti dal momento dell’ebollizione.
Una volta freddi far riposare per almeno un mese prima di consumare.
Approfitto anche per farvi conoscere uno chef conosciuto al Westin Palace grazie alle serate organizzate da Gribaudo e Cucina gourmet. Lo chef in questione è Fabio Iacovone del ristorante Le Petit Restaurant del meraviglioso Hotel Bellevue di Cogne. Sapere di essere nelle mani di uno chef della Val D’Aosta è già un’ottima premessa e le aspettative sono confermate da tutti i piatti serviti durante la serata e anche dagli ottimi vini che ci hanno accompagnato dall’antipasto al dolce.
L’aperitivo ha visto tra i protagonisti uno dei miei vini preferiti, il Refrain….guarda te le coincidenze! 🙂
E gli altri vini “d’altitude” che hanno accompagnato anche tutte le portate previste per la cena. I vini sono tutti parte della cooperativa La Cave du Vin Blanc de Morgex et de La Salle, vini che vi consiglio vivamente di assaggiare.
Dal punto di vista del “cibo”, invece, i protagonisti sono stati i piatti del resident chef Tombolato e dello chef valdostano Fabio Iacovone.
Per aprire ho potuto gustare un perfetto ed equilibrato Filetto di trota leggermente affumicata su tartare di mango e papaia (Chef Tombolato)
A seguire, l’Uovo di Re Vittorio (Chef Iacovone): una fonduta di fontina d’alpeggio e toma, con un tuorlo appena scottato affogato nel formaggio e tartufo nero a completare il tutto.
Risotto “Gran Riserva Gallo” al Donnas Vielles Vignes (Chef Iacovone) accompagnato da un quadrato di stinco di vitello pressato.
Il secondo: Sottofiletto di cervo cotto nel sale grosso e fieno di montagna (Chef Iacovone)
Infine, un perfetto dessert dello chef Tombolato: Tortino al miele e mascarpone con aspic moscato.
Un grazie speciale per le foto va a Francesca e Pietro che mi hanno gentilmente prestato le loro foto della serata!
Commenti
26 Commenti su "Crema di peperoni e melanzane"
Ciao Tery, buona giornata
ottima ricerttina
Bellissimi e gustosi gli eventi a cui partecipi, ti ammiro molto ;)
è stato un piacere conoscerti...
Vevi :)
Conserve anche per noi, ma solo di melanzane e tonno! ;)
Un abbraccio, a prestissimo!
Fra
baci
Un abbraccio forte
Sonia
Che delizia!
Un bacio
La prossima volta fai un fischio che arrivo!!!! :D
Mamma mia che delizie! Crema di melanzane e peperoni proprio da urlo! Non vedrei l'ora che arrivasse l'inverno con tante bontà ;)
Un bacione
Un bacione
le tue ricette sono sempre davvero sorprendenti!
Ho apprezzato molto anche quelle dei giorni scorsi che, contrariamente a quanto dicevi tu, non mi hanno stancato ma molto, molto, molto incuriosito. Non ho mai gustato il fico d'india al di fuori della portata "frutta" e "ammazzacaffè" (crema o liquore al fico d'india).
Brava davvero!
a presto!
un bacio
Tania
baci
Cey, te ne lancio subito un barattolo! :))
Sonia, sapessi io che mancamento all'assaggio! :P
Viola, quando passi da Milano avverti eh!
Saretta, nu dai, non così altisonanti :))
Tania, sei dolcissima! Un bacione!!
Posso chiederti se la bollitura "serve" alla ricetta (per ammorbidire o altro) o se è solo una precauzione per la conservazione?
LA conservazione serve per entrambi i motivi, sia per la conservazione che per far unire bene i sapori e ottenere un composto più cremoso.
:))