La Pasqua di casa mia: le cuzzupe calabresi - Peperoni e Patate

La Pasqua di casa mia: le cuzzupe calabresi

La ricetta delle cuzzupe di Crotone, un dolce tradizionale della Pasqua in Calabria.

La cuzzupa, questo è il nome del dolce di oggi, ha caratterizzato la Pasqua di tutta la mia infanzia (e credo lo farà per tutta la mia vita) e non volevo perdere un altro anno per farvele conoscere.
E’ un dolce semplicissimo, da colazione, un biscottone di frolla da pucciare nel latte, insomma, niente di troppo elaborato o particolare, ma pieno di significato.
Da piccola non l’ho mai amato particolarmente, neanche il fatto che avesse le codette colorate: non mi piacevano neanche tanto!
Sicuramente atipica rispetto agli altri bambini, non capivo cosa ci fosse di bello o speciale nel decorare un dolce con quelle palline colorate, o ancora peggio, con le barrettine colorate.
Inoltre, la forma delle cuzzupe che può essere di diverso tipo, a cerchio, a treccia o come diceva la mia mamma “a bambolina per te”, non mi convinceva affatto, nonostante la libertà di creare.
Con gli anni ho imparato ad amarle, mi piaceva il sapore, mi piaceva mangiarle al mattino con il latte, ma non mi è mai venuta “voglia di cuzzupe”.
Una delle cose che ho sempre amato di loro, invece, è l’aurea di passato che hanno in sè, nella ricetta, nella consistenza, nella forma e anche nelle parole. Ogni volta che leggo gli ingredienti dall’agenda della mamma (che già di per sè sa di passato), mi fa particolarmente sorridere la parola “gradina”. Chi usa ancora al giorno d’oggi questo termine? Gradina, mi ricorda tanto la nonna (anche se in realtà non ricordo che la usasse), mi fa pensare ad una pubblicità degli anni ’60 con qualche casalinga premurosa. Ecco, questa cosa mi fa davvero impazzire!
Ma sapete quando è scattato il mio vero slancio per le cuzzupe? Quando le ho amate follemente e mi hanno fatto sentire “che è Pasqua”? Quando spargere le codette colorate mi ha messo davvero allegria e finalmente ho capito quanto fossero belle?
QUEST’ANNO! Pochi giorni fa, 2 giorni fa appena, quando per la prima volta ho fatto le cuzzupe da sola, in casa mia, mentre aspettavo che il mio amore tornasse a casa.
Mentre spargevo codette ho iniziato a sorridere, a riempirmi di gioia per tutte quelle palline colorate che andavano a decorare quella nuvola bianca di glassa. In quel momento mi sono sentita bambina!
Intanto, nella mia testa iniziava a ronzare il pensiero “Ah sì, adesso è proprio Pasqua!”, manca solo l’uovo della Kinder da aprire la domenica di Pasqua, uovo che mia madre mi regala ancora adesso quando mi capita di essere a Crotone in questo periodo.
Quando è arrivato a casa il mio ragazzo, anche lui ha tirato fuori il sorrisone davanti a quella montagnetta bianca piena di codette colorate e da lì la serata è diventata allegra, giocosa, come se ci fosse festa perchè era pronto il dolce di Pasqua. Mi sono sentita molto “donna di un tempo”, di quelle che preparavano chili e chili di dolci in occasione di qualche festività per poi donarle a familiari, amici e parenti.
In Calabria, con il termine cuzzupa, sono indicati diversi dolci pasquali. Grazie ad un dibattito su facebook con Ago e Nuccio, ho scoperto che nella provincia di Catanzaro le cuzzupe sono fatte di pasta lievitata, mentre a Reggio Calabria, lo stesso dolce proposto da me oggi, prende il nome di “Cudduraci”.
Dopo un accenno di Nuccio, sono andata alla ricerca del significato delle cuzzupe.
Le uova sono sempre presenti come augurio di prosperità e ricchezza e, nelle famiglie, si prepara almeno una cuzzupa per membro della famiglia (ora capisco cosa intendeva la mamma quando diceva “La bambolina per te e questa grande per papà”).
Ma oltre ad una tradizione legata alla Pasqua, la cuzzupa veniva regalata anche alla fidanzata la prima volta che si andavano a conoscere i futuri suoceri. Se la cuzzupa era decorata con 7 uova, allora la coppia era vicina al matrimonio, mentre se le uova erano 9 si rinnovavano le promesse per il fidanzamento.

Cuzzupe calabresi

Porzioni20 porzioni
Tempi65 min
Difficoltà
Media
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Video
Procedimento
1

Per l'impasto

Impastate tutti gli ingredienti insieme fino a ottenere un impasto liscio e omogeneo.

Formate dei salsicciotti di 5-7 cm di spessore a seconda della dimensione della cuzzupa che volete ottenere. Date la forma che preferite, (cerchio o treccia a 2 sono le più diffuse), eventualmente incastratevi qualche uovo per decorare, e disponetele a una certa distanza l’una dall’altra su una teglia ricoperta con carta forno.

Fate cuocere in forno a 200 °C per 5 minuti, poi abbassate a 180 °C per altri 15-20 minuti. Fate la prova stecchino e se asciutto, sfornate.

Attenzione, se le cuocete troppo rischiate di farle diventare troppo dure.

2

Per la glassa

Quando le cuzzupe sono in forno iniziate a preparare la glassa.

Con una frusta elettrica montate gli albumi e aggiungete un paio di cucchiai di zucchero per volta.

Quando la glassa sarà bella lucida e ben soda, unitevi il succo di limone. Montate ancora per qualche minuto e poi decorate le cuzzupe, ormai pronte.

Attenzione, la glassa si indurisce facilmente, per cui dovrete usarla entro una quindicina di minuti.

3

Per completare

Ricoprite le cuzzupe con la glassa e spargetevi le codette colorate. Lasciate asciugare per diverse ore fino a quando la glassa sarà completamente asciutta.

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Commenti

33 Commenti su "La Pasqua di casa mia: le cuzzupe calabresi"

Il 20 Aprile 2011 alle 06:22
gaia ha scritto:
beh dai tery adesso ci sta che ti piacciano le codette colorate,come si fa a nn amarle su biscottoni così!?!?sn davvero bellissimi,uno per colazione ci starebbe davvero benissimo!.
baci stella
Il 20 Aprile 2011 alle 06:34
Lilly ha scritto:
Che bei ricordi ci hai raccontato insieme alla tua ricetta Terry.Non conoscevo questi biscotti.
Il 20 Aprile 2011 alle 06:52
mariacristina ha scritto:
Dolci pieni di ricordi, che meraviglia! Come facevano a non piacerti le codette colorate, io me le mangiavo anche di nascosto. Bacioni.
Il 20 Aprile 2011 alle 06:05
Nanninanni ha scritto:
Amo particolarmente i dolci tradizionali, sono sempre legati a ricordi e sentimenti che danno un bel valore aggiunto alla ricetta...... che buoni però!
Buona giornata!
Il 20 Aprile 2011 alle 06:11
Günther ha scritto:
ho imparato qualcosa della tradizione pasquale italiana che non conoscevo, sono molto belle, brava anche se dal nome per me difficile
Il 20 Aprile 2011 alle 06:34
Meg ha scritto:
Sai che anche qui da me la domenica delle Palme, quando la mia nonna mi portava a benedire i rametti, mi davano sempre da mangiare un ciambellone molto simile? Ad essere sincera non è che mi piacesse molto, ma sono passati tanti anni e...copio la ricetta, non si mai!!! ciao!
Il 20 Aprile 2011 alle 07:36
Simona ha scritto:
che belli... ti seguo anche da fb adesso bacio simmy
Il 20 Aprile 2011 alle 07:56
Fujiko ha scritto:
Ago e Nuccio hanno ragione...ma non del tutto! I cuddhuraci sono dei pani briosciati diffusi a Reggio e nella zona grecanica...le tue cuzzupe sono più simili alle cuddhure, che invece sono molto diffuse in Sicilia e in alcune zone della Calabria tirrenica, tipo il mio paese, Scilla.
http://laricettadellafelicita.blogspot.com/2011/04/profumo-di-pasqua-i-cuddhuri.html
Il 20 Aprile 2011 alle 07:38
Babs ha scritto:
ma che cariniiiiiiiiiiiiiiii tery! vien voglia di assaggiare prima di subito ;)
ciao bimba, buon tutto!
Il 20 Aprile 2011 alle 07:31
Federica ha scritto:
Che tenere sono queste ciambelline, tenere e dolci come i tuoi ricordi. Sono contagione d'allegria ^_^ Un bacione
Il 20 Aprile 2011 alle 07:47
Greta ha scritto:
Eccole le codette!! Non vedevo l'ora di vedere cosa ci avessi combinato! Questa ricetta mi piace parecchiotto...io ci provo...se ho problemi ti rompo!!
Buona giornata ciao :)
Il 20 Aprile 2011 alle 08:02
I VIAGGI DEL GOLOSO ha scritto:
Che meraviglia golosa :)
Ciao Tery un bacione e buona Pasqua dai viaggiatori golosi ...
Il 20 Aprile 2011 alle 08:05
Menta Piperita ha scritto:
Sono splendidi Tery! Così colorati, allegri e gustosi! Grazie per aver raccontato la storia delle cuzzupe che proprio non conoscevo!!) un bacione!
Il 20 Aprile 2011 alle 08:08
*m* ha scritto:
Ciao Tery, ti seguo sempre, in silenzio... sono calabrese anch'io, della provincia di Catanzaro, ed effettivamente da noi le cuzzupe si fanno di pasta lievitata...anche se mia mamma ha sempre preparato queste con la glassa bianca! Un tuffo nella mia terra, quindi, che porta una ventata di profumi buoni, di casa... grazie per questo splendido regalo e auguri di cuore! *marta*
Il 20 Aprile 2011 alle 08:05
chiara ha scritto:
cara tery questo post mi ha fatto sorridere e commuovere! Sorridere perchè anch'io come te da bambina 'ste codette colorate proprio non le amavo e commuovere perchè pensavo al biscottone a forma di agnellino che la mia mamma forgia a mano, senza nessun taglia biscotti. Da noi si chiamano le "scarcelle" e l'inzuppo della mattina di pasqua non ha prezzo! Bravissima! :)
Il 20 Aprile 2011 alle 09:48
giovanna burroealici ha scritto:
Che belli questi biscottoni... e mi piacciono ancora di più per il tuo modo di raccontarli ;)
Il 20 Aprile 2011 alle 10:04
Lydia ha scritto:
Una domanda idiota, quindi quelle "originali" con le uova di gallina quanto sono gandi?
Il 20 Aprile 2011 alle 10:58
silvia ha scritto:
Wow....mi hai catapultato indietro nel tempo, a casa tua, con tua mamma che prepara le cuzzupe!!!!
Evviva la Calabria!
Buona Pasqua Tery e un abbraccione forte forte!
Il 20 Aprile 2011 alle 12:58
titty ha scritto:
Questi sono i dolci più belli! quando gli ingredienti sono i ricordi e il calore di casa!
Il 20 Aprile 2011 alle 12:56
arabafelice ha scritto:
Che belle, Tery.
E sai che anche la mia mamma, finche' c'e' stata, ha sempre comprato un uovo Kinder a me e mia sorella a prescindere dalla nostra eta'?

Un bacione, e buona Pasqua :-)
Il 20 Aprile 2011 alle 12:18
Alice4161 ha scritto:
Ciao anche io le faccio(origini crotonesi)...sono buonissime.Ti son venute proprio bene.complimenti.

sul mio blog puoi vedere il cuore che ho preparato l'anno scorso per il mio fidanzato.

http://www.cenerentolaincucina.com/2010/03/cuzzupe-crotonesi.html
Il 20 Aprile 2011 alle 13:49
Fabiola ha scritto:
bellissimi...
Il 20 Aprile 2011 alle 18:15
Eleonora ha scritto:
che belle che sono, non conoscevo questi dolci, mi attirano. che bei ricordi ha condiviso con noi..;grazie!
bacioni
Il 20 Aprile 2011 alle 20:58
Tery ha scritto:
@Gaia: Sì, ora sono proprio innamorata :DD

@Fujico: Probabilmente sono tradizioni simili, perchè quelle a forma di cestino, loro le chiamano in modo diverso! Considerando la poliedricità della nostra tradizione non faticherei a credere che esistano + nomi a distanza di pochissimi chilometri! :))
Ps. Complimenti, i tuoi cudduri sono bellissimi!!!

@Greta: Sono contenta che ti ispirino!! Fammi sapere se le fai! :))

@Chiara: Ma che bello... ci sono tradizioni che davvero non hanno prezzo! Complimenti alla tua mamma!! Agnellino senza taglia biscotti... bravissima!

@Lydia: Partono all'incirca dai 20 cm, a crescere, non è ho mai viste comunque più grandi di 30 cm di diametro.

@Arabafelice: Che dolci le nostre mamme, sono ricordi che ci faranno sorridere per tutta la vita! Grazie mille e buona Pasqua anche a te! un bacione

@Tutti: Grazie mille, sono contenta vi piacciano!! :D un abbraccio e buona Pasqua a tutti!!
Il 20 Aprile 2011 alle 20:28
Tery ha scritto:
@Alice: Bellissime le tue cuzzupe cuoriciose!! :D
Il 20 Aprile 2011 alle 20:52
manuel ha scritto:
Ma sono bellissime!! mi piacciono molto con la glassa e i corallini colorati che, hai proprio ragione, mettono tanta allegria...
contentissima di averti scoperta..
un bacione
Giulia
Il 20 Aprile 2011 alle 20:16
Amaradolcezza ha scritto:
Ma sono bellissime!! mi piacciono molto con la glassa e i corallini colorati che, hai proprio ragione, mettono tanta allegria...
contentissima di averti scoperta..
un bacione
Giulia
Il 21 Aprile 2011 alle 11:09
Mari e Fiorella ha scritto:
Belle,sicuramente ottime e con in più il sapore dei ricordi!!!!!!!
Il 21 Aprile 2011 alle 17:22
complimenti, una vera delizia!
Il 22 Aprile 2011 alle 10:22
accantoalcamino ha scritto:
Ciao Tery, anch'io oggi mi dedico ai "dolci ricordi pasquali" della mia infanzia, mi piace la tua versione mignon con uova di quaglia..sarà perchè le uova di quaglia mi piacciono proprio tanto, un bacio.
Il 22 Aprile 2011 alle 21:30
saretta m. ha scritto:
Meravigliosi Tery!E ricordati che più si cresce e più significato assumono le cose che da piccoli davamo per scontate! Un bacione e tanti auguri di buona Pasqua!
Il 22 Aprile 2011 alle 21:30
viola ha scritto:
Adoro questi dolcetti, ne faccio di simili anch'io, rubati alla tradizione siciliana, e uso la momperiglia al posto delle codette. Poi starei a guardarli per ore ;)
Bellissimi! Brava. Un bacio e tanti auguri di buona Pasqua
Il 26 Aprile 2011 alle 13:07
Tery ha scritto:
Grazie mille a tutti! :D

@Viola: immagino la tua sensazione, devono essere bellissimi :D un bacione!

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