Una ricetta antica, un tesoro calabrese da custodire e valorizzare, la lestopitta è un pane particolarissimo che ha tanto da raccontare.
Tra le terre dell’Aspromonte, c’è un piccolo paese, menzionato tra i borghi più belli d’Italia, che dà i natali a questa ricetta popolare. Si tratta di Bova, piccola perla della Calabria, che non dimentica la sua storia segnata dalla colonizzazione greca.
Tutti i territori intorno a Reggio Calabria, sono infatti definiti “grecanici”, proprio per i fortissimi influssi ellenici ancora oggi presenti.
Ed è proprio Bova a esserne il simbolo. Qui non solo le vie e le piazze sono ancora indicate con scritte in greco antico, ma vengono anche gelosamente mantenuti piatti antichi, tra cui proprio la lestopitta.
Dal greco “pane sottile” (e non “pane veloce” come una prima lettura potrebbe far supporre), si tratta di una piadina senza lievito, a base di semplicissimi ingredienti: semola di grano duro, acqua e sale.
Questo particolarissima e popolare preparazione assomiglia molto a quella della pita e del pane azzimo, con la differenza che anziché cuocersi sulla piastra, si frigge. Sarà proprio la frittura a dare croccantezza alla lestopitta, che raffrendansoi tenderà ad ammorbidirsi, per poter avvolgere il ripieno come farebbe una piadina.
Da farcire come più si preferisce, questo pane è semplicissimo da preparare e velocissimo da divorare!
Una ricetta preziosa, che ha arricchito le tavole calabresi per secoli e che ancora oggi viene valorizzata e tutelata da tutte le terre Grecaniche della Calabria.
Nell’attesa di poterla assaggiare lì dove è nata, ecco la ricetta perfetta per ottenere in casa questo originalissimo pane e assaporare a ogni boccone tutta la storia del nostro paese.
Con un pane originale e ricco di tradizione come la lestopitta, nessuno rimarrà deluso e tutti sapranno dell’esistenza di un piatto che ancora in pochi conoscono.
Come accompagnarla? Rimaniamo in Calabria e prepariamo le Seppie arriganate.