Ogni volta ritorno e ogni volta infiniti sono i sentimenti contrastanti. Infinite spine per altrettanto infinito calore: proprio come i fichi d’India che invadono le sue (e mie) coste e le sue campagne, così è la Calabria.
Bella, calda, rossa di passione e dorata per i campi di grano arsi dal sole. Succulenta e ammaliante come tutto ciò che dà la sua terra e come le persone che ci vivono, capaci di dare tanto, ma anche di ferire con lame appuntite.
Proprio come i fichi d’India la mia terra è piena di pungenti spine di indifferenza e menefreghismo. Ogni spina, una nuova piaga e una lacrima di sangue, dolce e rossa come il succo dei suoi fichi d’India, che le leva l’anima ancora e ancora.
Ecco perché questo piatto è un po’ come la mia terra e l’ho fatto pensando a lei, sperando che prima o poi le spine diventino morbide piume.
Ecco perché questo piatto è un po’ come la mia terra e l’ho fatto pensando a lei, sperando che prima o poi le spine diventino morbide piume.
Ingredienti x 2 persone:
Trenette 160gr
3 fichi d’India con le sue bucce
1 filo d’olio evo
1 cucchiaino di polvere di peperoncino piccante
4 cucchiai di pecorino crotonese grattugiato
1-2 cucchiai di farina
Olio per friggere
Procedimento:
Pelare 2 dei 3 fichi e tenere da parte. Il terzo lavarlo e grattarlo con una spugnetta per far andar via le spine. Eventualmente se ne rimangono ancora dopo averlo grattato, aiutatevi con la punta di un coltello per eliminare i residui.
Quando è ben pulito pelare anche questo formando delle striscioline di buccia che terrete da parte.
Servendosi di un passaverdure manuale, passate i fichi fino ad ottenere una crema. Il passaverdure è utile perché consente di separare facilmente i semi della polpa.
Unire alla polpa ottenuta il pecorino grattugiato, il peperoncino, il sale e un filo d’olio evo.
Cuocere la pasta e nel frattempo passare le bucce tenute da parte nella farina e friggerle in olio caldo.
Quando la pasta è pronta condire con la crema di fichi e completare il piatto con le bucce fritte. Volendo, aggiungere ancora una spruzzata di pecorino grattugiato e peperoncino.
Commenti
29 Commenti su "Ode alla mia terra"
Ciao Tery e benritrovata!!
Per quanto riguarda la tua ode, se ne legge l'amarezza e l'amore, due sentimenti contrastanti ma che sempre più spesso viaggiano di pari passo, ahimè!
Anny
Ci vediamo presto, non vedo l'ora!
Abbraccione
buon inizio settimana
Parola di golosi ...
Ciao tery un bacione !!!
:))
io sono nuova , ho aperto http//saleecoccole.blogspot.com
se ti va vieni a vedermi ..ho bisogno di sostenitrici come te e magari suggerimenti
grazie mille
Io ho fatto in Calabria la quinta elementare...
Sai che anch'io stamattina avevo nostalgia di vecchi sapori? uno di questi l'ho rivissuto proprio con i vostri "straccetti" :-) Buona settimana.
Come ti capisco... e quanto deve essere buona questa pasta!
E che lavoraccio riguardo i fichi d'india, la prima volta che ne presi uno non sapevo avessi tante spine... ero senza guanti!
besos
Bella ricetta!!!
copio subito!
ciao loredana
da me trovi il dolce, con i fichi d'india!
Complimenti per l'originalissima ricetta! A presto cara Tery!
Ciao Tania
E tutto il resto è solo un contorno sfocato, infinitamente piccolo di fronte all'enormità di questo cuore; il tuo.
Un sorriso.
Libera, straccetti? Mai sentiti!
Chamomille, :*