Tarte Tropézienne vegan - Peperoni e Patate

Tarte Tropézienne vegan

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La tarte tropézienne è un dolce storico, icona della pasticceria francese, che oggi vi propongo in chiave vegana.

Ebbene sì, perché dire vegano non significa togliere sapore o grinta a una ricetta, ma solo saper rendere i piatti gustosi, sostituendo ingredienti con altri di origine non animale.

In onore del mese di gennaio, dedicato alla cucina veg e per questo ribattezzato Veganuary, mi sono cimentata con una preparazione cardine della pasticceria.

Sto parlando della tarte tropézienne, una morbida brioche ricoperta di zuccherini, farcita con un mélange di creme.

Nato a Saint-Tropez nei primi anni 50, questo dolce è stato creato grazie a un ricordo. Il pasticcere polacco Alexandre Micka, infatti, lo preparò ripensando a una ricetta d’infanzia di sua nonna.

Le celebrità presenti a Saint-Tropez, meta super gettonata tra le personalità di spicco dell’epoca, s’innamorarono di questa tortina. Tra tutte, Brigitte Bardot, che assaggiato questo dolce durante le riprese di un film, lo ribattezzò proprio “la tarte de Saint-Tropez“, diventata poi la tarte tropézienne.

La ricetta è custodita ancora segretamente, ma grazie all’omonima catena di pasticcerie fondata in onore di questo dessert nel 2013, ora sono diversi i paesi dove si può gustare questa libidine.

La versione vegana di cui vi parlo oggi è estremamente golosa. Basta infatti farcire una classica e sofficissima brioche francese (senza burro e uova) con della crema a base di latte vegetale, mantenendo il peculiare aroma all’arancia, presente sia nella crema che nell’impasto.

La tarte tropézienne vegana non solo è deliziosa, ma offre la possibilità a chi ha intolleranze o sceglie una dieta veg, di poter addentare un dolce iconico e buonissimo.

È inoltre bello giocare con gli ingredienti, scoprirne le qualità e comprendere che sostituire non è sinonimo di peggiorare.

Un altro dolce vegano sfizioso? Provate i miei Tartufi vegani alle Prugne della California.

Tarte Tropézienne vegan

Porzioni18 porzioni
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Procedimento
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Per le brioche

Preparate un poolish sciogliendo il lievito in 50 ml di latte appena tiepido e mescolate con 50 g di farina. Lasciate riposare 45/60 min fino a quando lo vedrete bello gonfio.

Nella ciotola dell’impastatrice  versate il poolish, 3 cucchiai di farina e un terzo dello zucchero e lavorate.

Aggiungete poi metà del latte, metà della farina e ancora un terzo zucchero. Mescolate e inserite il restante latte, farina, zucchero, il sale, la scorza d’arancia, l’acqua di fiori d’arancio e iniziate a lavorare. Versate intanto l’olio a filo. Lavorate bene e portate a incordatura.

Lasciate lievitare l’impasto a temperatura ambiente per 30 minuti, poi coprite e trasferite in frigorifero per tutta la notte.

Poi togliete dal frigo e lasciate lievitare a temperatura ambiente per un’ora per far acclimatare l’impasto o fino a quando sarà raddoppiato di volume.

Sgonfiate per bene l’impasto e dividete in pezzi da circa 50 g l’uno. Potete formare anche un disco unico da 20 cm di diametro.

Formate le palline (nel video mostro come fare).

Adagiate il disco o le palline su una placca coperta da carta da forno e schiacciatele leggermente.

Coprite con un telo pulito e lasciate lievitare fino al raddoppio di volume. Premendo con un dito, l’impasto dovrà tornare su lentamente.

Preriscaldate il forno a 180 °C.

 

Spennellate le brioche con il latte vegetale e cospargete la superficie con lo zucchero in granella.

Fate cuocere per 20 minuti circa, fino a doratura.

Una volta pronte mettete la brioche su una gratella a raffreddare.

2

Per la crema

Preparate la crema il giorno in cui fate l’impasto in modo da darle il tempo di raffreddare bene e rassodarsi.

 

Versate in una pentola 450 ml di latte vegetale, l’agar agar e le bacche di un baccello di vaniglia, mescolate bene e portate il tutto a ebollizione.

Intanto, in una terrina a parte mescolate lo zucchero, la maizena e i 50 ml di latte vegetale rimanente. Mescolate bene il tutto. Aggiungete un terzo del latte bollente al composto freddo amalgamando bene. Unite curcuma quanto basta per dare un bel colore dorato all’impasto.

Rimettete il tutto sul fuoco e, mescolando continuamente, portate la crema ad addensare. Lasciate bollire per attivare il potere gelificante dell’agar agar.

Togliete dal fuoco, trasferite la crema in un contenitore e copritela con pellicola. Lasciate raffreddare completamente.

Quando la crema pasticciera si sarà raffreddata, montatela con le fruste in modo da farle riacquistare cremosità.

Montate la panna vegetale con le fruste elettriche.

Aggiungete un terzo della panna alla crema e amalgamante con un movimento delicato dal basso verso l’alto. Quindi unite il resto della panna e mescolate fino a che sarà completamente incorporata.

Versate la crema in una sac à poche e lasciate in frigorifero fino al momento dell’uso.

3

Per lo sciroppo

Versate in un pentolino l’acqua e lo zucchero e portate a ebollizione.  Lasciate bollire finché prenderà la consistenza di uno sciroppo, poi spegnete e unitevi l’acqua di fiori d’arancio. Lasciate raffreddare.

4

Per completare

Quando le brioche si saranno raffreddate, tagliatele a metà e bagnate i dischi con lo sciroppo.

Farcite con la crema e chiudete la brioche.

Conservate le tarte tropézienne in frigorifero fino al momento del servizio.

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