Vi è mai passata per la mente l’idea di bere l’acqua di un lago?
Non so voi, ma personalmente non mi azzarderei ad avvicinarmi anche solo con le labbra.
Sono nata al mare e sul lago non ho mai nutrito grandi aspettative. Melmoso, fermo, a tratti maleodorante, acque marroni e pericolo di vortici.
La mia immagine di lago era decisamente poco accattivante prima di conoscere quello di Zurigo, un lago a dir poco unico grazie alla estrema cura dei cittadini.
Il lago di Zurigo, estremamente suggestivo poiché incastonato tra la città e le Alpi, è balneabile e, grazie alle tante strutture balneari e al clima mite che lo caratterizza, ha un’atmosfera del tutto mediterranea.
Sul lago è possibile trovare offerte di ogni tipo per chi cerca attimi di relax in riva al lago: bagni per le famiglie con la sabbia o con distese di prato, bagni di tendenza per chi è più modaiolo o bagni romantici. Esiste anche un bagno dedicato unicamente alle donne, munito anche di biblioteca. Questo bagno è nato alla fine del 1800 e, di giorno, è rimasto tale fino a oggi. Alla sera invece il bagno si trasforma in bar e diventa accessibile anche agli uomini.
Ora ditemi: c’è momento della giornata più bello della prima sera per godere del sole tiepido di fine giornata, per rimanere ancora un po’ con i piedi ammollo e per sperare che quegli attimi non finiscano mai?
Ecco che gli zurighesi hanno pensato anche a questo: per non farsi mancare proprio nulla, i bagni alla sera si trasformano in bar, cinema o aree per concerti. Non è mai ora per tornare a casa!
Del lago però c’è da dire qualcosa di ancora più importante: la sua acqua è potabile, così pulita da poter essere bevuta.
Non è solo un modo di dire. L’acqua del lago infatti sgorga dalle ben 1200 fontane sparse in tutta la città, fontane a cui i cittadini possono accedere per dissetarsi durante la giornata. Un “piccolo” elemento che contribuisce a rendere Zurigo un esempio per la qualità della vita.
Se passate da Zurigo, non abbiate paura di bere dalle tanti fonti di acqua che troverete in giro: un sorso e potrete dire di aver bevuto acqua di lago!
Della qualità dell’acqua di Zurigo si parla anche in una mostra speciale realizzata all’interno del Padiglione Svizzero nel cuore di Expo 2015.
“Un sorso di Zurigo”, aperta dal 17 giugno al 12 settembre, è l’installazione che fa entrare nel vivo della città descrivendo 2 suoi punti di forza: Zurigo come città sostenibile e con una elevata qualità della vita.
Tra l’altro questo post capita proprio al momento giusto. Da ieri fino al 4 luglio al Padiglione Svizzero di Expo 2015 Zurigo sarà protagonista con una serie di eventi speciali dedicati al pubblico. Se desiderate fare un giro, ecco il programma:
29 giugno si è tenuto Science on your plate in cui ricercatori del Politecnico di Zurigo hanno mostrato i risultati di una ricerca alimentare volta tra l’altro a testare il consumo minore di acqua nella coltivazione del riso.
30 giugno – Moda design zurighese: sei marchi svizzeri presenteranno le proprie creazioni nel Padiglione Svizzero
1 luglio – Zurigo come fulcro ludico interattivo: presentazione del progetto “Game Jam” realizzato da designer milanesi e zurighesi.
1 luglio – Il corridoio del Gottardo: analisi del tunnel del Gottardo e degli scambi tra le due metropoli Zurigo e Milano.
2-3 luglio: Gusto e sostenibilità: dai filtri per l’acqua agli spuntini a base di insetti, questo e altro nelle proposte innovative per una gestione sostenibile dei generi alimentari.
Un’acqua così pulita inevitabilmente si traduce in una tradizione di pesca che si nota anche solo leggendo il menù di qualche ristorante locale.
Io vi invito a guardare questo video… non vorreste essere sulla barca insieme ad Adrian?
Trota al limone
Ingredienti per 2 persone:
una trota salmonata da circa 1 kg
un limone
un misto di erbe aromatiche (prezzemolo, timo, rosmarino)
sale e pepe
olio evo
Procedimento:
Lavate la trota e pulitela eliminando le interiora. Se desiderate togliete anche la testa.
Tagliate mezzo limone a fettine sottili e disponetele nella pancia del pesce.
Tritate le erbe aromatiche e ponete anch’esse nella pancia insieme a una macinata di pepe nero e sale.
Disponete il pesce in una teglia coperta da carta forno.
Spruzzate con il succo del restante limone e completate con un filo d’olio.
Fate cuocere in forno caldo a 200 °C per circa 45 minuti.
Quando pronto, ovvero quando la carne si staccherà dalla lisca senza troppi sforzi, spinatelo e servite i filetti accompagnando con il sugo rilasciato.
English Version – Lemon trout
Ingredients x 2: a trout, about 1 kg a lemon a mixture of aromatic herbs (parsley, thyme, rosemary) salt and pepper extra virgin olive oil
Direction:
Wash trout and clean it by removing the entrails. If you want also remove the head.
Cut lemon into thin slices and arrange them in the belly of the fish.
Chop the herbs and place also in the stomach with freshly ground black pepper and salt.
Arrange the fish in a baking sheet covered with baking paper.
Sprinkle with the juice of the remaining lemon and finish with a little oil.
Bake in preheated oven at 200 ° C for about 45 minutes.
When ready (when the meat comes away from the bone without much effort) filet the fish and serve the fillets with the accompanying released sauce.