Come vivere Zurigo da foodies? Le possibilità sono infinite e vi racconto alcune esperienze per portarvi in questo melting-pot innovativo e sempre aperto a tutti.
Zurigo da foodies devo dirlo: è davvero divertente!
Questo però solo se non vi lasciate trascinare dai pregiudizi ed entrate in città con l’idea di assaporare la cucina del mondo, non solo quella svizzera.
La bellezza di Zurigo è proprio questa: accoglie il resto del mondo, gli apre le porte e ne prende anche le tradizioni.
E’ questo che la rende una città piena di possibilità anche per chi desidera creare qualcosa di nuovo.
Questo si può comprendere già semplicemente passeggiando in Zürich West, ma esistono realtà che consentono di andare oltre.
DasProvisorium
Già anni fa avevo conosciuto i produttori di miele urbano che custodivano le arnie sui tetti cittadini, avevo incontrato i produttori di Gin zurighese e anche chi spargeva semi di erbe spontanee nelle aiuole cittadine, proprio in mezzo al cemento, per tutelare la biodiversità.
Questa volta sono entrata in contatto con un’altra realtà unica, quella di DasProvisorium che è un vero incubatore di start up dedicato alle aziende food, ma non solo. Qui si lavora per darsi supporto, per fare in modo che ci sia uno scambio congiunto per dare forza a progetti e idee.
In questa realtà ho conosciuto tante piccole aziende: alcune estremamente artigianali, alcune con approccio al sociale, ma tutte sempre innovative.
Fate un tour con me nel co-working di DasProvisorium?
- La Flor, il cui nome vuol dire seta, ha come scopo quello di produrre un cioccolato che sia proprio pregiato e unico come la seta. Cioccolatieri artigiani che producono con pazienza le loro preziose stecche di cioccolato e le impacchettano ancora a mano. Una cura che sentirete all’assaggio. DasProvisorium ha dato a questo laboratorio la possibilità di nascere a costi bassi e supportati dalla rete di altri professionisti.
- Aess Bar: perché buttare via del pane ancora buono? Aess Bar raccoglie ogni giorno il pane avanzato nelle panetterie e li rivende il giorno successivo al 50%. I clienti non si accorgono neanche della differenza e così si evita un enorme e inutile spreco di cibo.
- ZuriChips: anche qui lo scopo è evitare lo spreco e dal il pane avanzato, questa volta, nascono buonissime chips da mangiare al posto delle patatine. Buone da morire: nel gusto, per il cuore, per il pianeta.
- AlpenPioner: ormai è risaputo che la canapa non serva solo per produrre la famosa droga, ma sia anche utilissima e benefica per il nostro organismo. AlpenPioner coltiva la canapa in Svizzera e la utilizza per produrre tantissimi prodotti, anche la birra!
- Agilery: se c’è una cosa che rende difficile la realizzazione materiale di un’idea è l’impossibilità di produrne pochi pezzi per poter testare la sua resa e l’interesse sul mercato. E’ qui che entra in gioco Agilery: loro realizzano tutto ciò di cui hai bisogno anche solo in pochi pezzi: da 1 a 5000 pezzi loro possono aiutare a far partire il business!
La tradizione: il tour del cioccolato
Se l’innovazione la fa da padrone, resistono al tempo anche le tradizioni e i sapori che tutti ci aspettiamo di provare visitando la Svizzera. E’ un esempio lo spezzatino alla zurighese, la fondue o i wurstel e lo è anche il cioccolato.
Se siete appassionati di cioccolato non potete perdere il Tour del cioccolato, una esperienza che è possibile prenotare tramite Zurigo Turismo per godersi le migliori cioccolaterie della città.
Qui intanto la lista di quelle buonissimi visitate in cui poter fare anche una golosissima merenda:
- Honold
- Max Chocolatier
- Teuscher
- Sprüngli
- Oro de Cacao
- Schober
Tutte hanno qualcosa di speciale da offrire e, durante il tour, potrete conoscere sicuramente il loro meglio.
Zurigo e l’anima italiana
Zurigo è una delle città più grandi della Svizzera con ben 400 mila abitanti, ma possiamo dire che ad alzare il numero noi italiani ci abbiamo messo un bello zampino.
Una “colonia” di oltre 50.000 italiani abita la città e, come potete immaginare, non è difficile sentir parlare italiano, ma soprattutto mangiare italiano.
Se avete quindi una voglia improvvisa di cucina di casa, sappiate che le possibilità non mancano e non solo, ho scoperto che ci sono ristoranti che meritano di essere messi da subito nel programma di viaggio.
E’ successo questo con il Ristorante Klingler’s, un locale dall’ambiente caldo e raffinato reso speciale dalla cucina dello chef Pietro Cucco.
Un giovane chef di Varese pieno di entusiasmo e, dopo aver assaggiato, posso dire con certezza anche con grandi doti.
Pietro ha portato a Zurigo la cucina italiana come dovrebbe essere: materie prime selezionate, piatti semplici, ma preparati con eleganza. E a mio avviso, quando la cucina è così può davvero rimanere nella memoria e nel cuore a lungo.
Tra le tante cose, noi abbiamo mangiato tartare di manzo “all’italiana” (in città potete gustare anche la versione svizzera molto più ricca di condimenti), carpaccio di gamberi rossi con avocado e burrata campana, una stupenda rivisitazione di parmigiana di melanzane e deliziosi tagliolini al tartufo: tutto semplicemente perfetto.
Insomma, ve lo consiglio vivamente 🙂
Se siete della categoria “cibo italiano all’estero anche no”, categoria di cui solitamente mi ci metto dentro in pieno, sappiate che a Zurigo tutto è possibile.
E’ una città cosmopolita in cui ha pienamente senso mangiare fondue a pranzo e ravioli al vapore a cena: non lasciatevi guidare dai pregiudizi e aprite la mente perché Zurigo può davvero regalarvi sorprese!
Per tutte le info su Zurigo, è sempre a disposizione Zurigo Turismo:
Email: info@zuerich.com
Sito web: zuerich.com
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