Poco distante da casa mia, nel noto quartiere Isola, il Mercato comunale coperto si è rifatto il look e ormai da più di un anno è diventato un importante punto di incontro per la pausa pranzo, l’aperitivo o per fare la spesa.
Che il posto sia stato realizzato con attenzione e cura è chiaro sin da subito, ma solo parlando con chi ha preso parte al progetto si riesce a capire il cuore incredibile che ha questo Mercato.
Sono stata invitata a pranzo lì e ho avuto modo di parlare con Carmine Laganà, il referente del Mercato Isola e architetto che ha seguito la sua realizzazione, e mi ha aperto gli occhi su quello che questo posto è nella realtà: non semplicemente un luogo per incontrarsi, fare la spesa e mangiare qualcosa di buono.
Mercato Isola: la storia e il rifacimento
I mercati rionali coperti di Milano fanno parte della storia della città e questo, in particolar modo, è stato costruito nel 1946, appena un anno dopo la fine della guerra.
Fino a pochi anni fa, al suo interno viveva un mercato alimentare in cui andare a farela spesa scambiando quattro chiacchiere con il macellaio, il salumiere o il fruttivendolo. Tutte le botteghe erano ormai storia e i commercianti erano parte integrante e punto di riferimento fondamentale per il quartiere.
Al momento del restyling si è dovuto tenere conto di una serie di vincoli, primo tra tutti il fatto che, avendo più di 70 anni di storia, la struttura non poteva essere abbattuta.
Per questo motivo la struttura è stata interamente ristrutturata e rivista sin dalle fondamenta, ma nel totale rispetto dello stile architettonico.
L’aspetto incredibile è che, nel rifacimento, si ha avuto un approccio sostenibile e rivolto alla totale inclusività.
Nella struttura sono stati utilizzati principalmente legno, ferro e marmo. Si è cercato di evitare la plastica e, quel poco che si è reso necessario, proviene da plastiche riciclate con tanto di attestato di certificazione.
Il legname utilizzato per la realizzazione del tetto è stato recuperato in Veneto, da alberi abbattuti da una imponente tempesta.
Neanche a dirlo l’illuminazione è a led e, in tutta la struttura vi è un unico locale lavastoviglie per tutti i ristoranti: in questo modo si tutela l’igiene e la sicurezza sanitaria per il pubblico, ma si ottiene anche un ingente risparmio idrico.
I banconi delle botteghe sono stati realizzati a una altezza tale da essere facilmente visibili dai disabili e dai bambini.
Per i clienti non sono in vendita bottiglie d’acqua, ma si trovano esclusivamente distributori: si acquista a 0,50 € il bicchiere biodegradabile e si può prendere quanta acqua si desidera.
Infine la sostenibilità passa anche dalle materie prime in vendita: il pesce, per esempio, proviene unicamente da pesca sostenibile.
L’inclusività
L’attenzione va ben oltre un diffuso concetto di sostenibilità: questo è un luogo sociale in cui “l’altro” è sempre ben accetto. Sesso, etnia, età, disabilità, religione: questo luogo è pensato perché tutti possano stare bene insieme.
In ogni bottega sono sempre presenti sia uomini che donne. Il personale è stato formato per poter accogliere nel modo corretto le persone con Alzheimer e, presto, anche con autismo (su questo tema presto una bella news in arrivo!).
La domenica sera è sempre dedicata alla comunità Lgbt e il personale ha ogni età.
I vecchi bottegai, ormai in pensione, sono stati richiamati per poter insegnare ai giovani: l’esperienza è un valore ed è bello ritrovare dietro al bancone ragazzi seguiti dai volti storici che vivono lì da prima che il Mercato Isola diventasse un luogo di tendenza.
Attività
Ma cosa fare al Mercato Isola?
Fare la spesa, pranzare, cenare, fare colazione e merenda, aperitivo o bere qualcosa dopo cena: il mercato è aperto dal martedì alla domenica dalle 7 a mezzanotte, il lunedì dalle 7 alle 15.
All’interno troverete un bar, il panificio-pizzeria, l’angolo della carne di cavallo e carni esotiche, la macelleria, la salumeria, la pescheria, l’angolo della pasta: ognuno pronto a cucinare le proprie materie prime per regalarvi la vostra pausa all’insegna del gusto e della qualità.
C’è da dire però che il Mercato Isola è anche molto di più: è uno spazio dinamico che può diventare qualunque cosa si desideri.
Può essere il luogo per allegre feste private, per team building, per eventi musicali: qui tutto è possibile.
Nel Mercato inoltre si trova una Scuola di cucina che, da un lato aiuta nella formazione dei dipendenti, dall’altro propone corsi e tanti altri servizi per il pubblico.
Oggi ho pranzato da Baio Carni, gustando una incredibile carne di canguro e zebra consigliata da Ettore, il ragazzo preparatissimo che ci ha accolto e che con cui è stato un piacere scambiare quattro chiacchiere.
Io vi consiglio di fare lo stesso, passare di lì per un aperitivo o per qualunque altro momento della giornata, prendervi del tempo per guardare, assaggiare, chiacchiere. Respirate la bellezza di progetti così e tornate a casa felici del fatto che a Milano, inclusività, gusto, sostenibilità, è sempre più possibile.