Novara: la città che ho sottovalutato fino all’altro ieri e che, ragazzi, merita di essere scoperta!
Perché?
Arte e cultura
Innanzitutto il suo centro è delizioso e potrete vedere opere stupende come la Cupola della Basilica di San Gaudenzio alta ben 121 metri! Visitandola si sale fino a 100 mt (adeguatamente imbragati). Da qui sii può ammirare Novara dall’alto con un panorama a perdita d’occhio fino alle Alpi!
Non mancano inoltre proposte culturali: nel Castello, per esempio, in questo periodo c’è una interessante mostra dedicata ai Paesaggi con opere emozionanti e autori di spessore come Pellizza da Volpedo;
Prodotti tipici
Primo tra tutti: GORGONZOLA!!!
Forse questo avrei dovuto metterlo come primo punto per attirare la vostra attenzione!
Da qui arrivano i nostri migliori gorgonzola e io ho avuto l’occasione di visitare da vicino l’azienda Baruffaldi che produce Gorgonzola DOP dolce e piccante, ma anche mascarpone e altre specialità.
Cosa ho scoperto?
Innanzitutto vi dico che il gorgonzola è naturalmente senza lattosio. Questo è possibile perché i fermenti lattici, durante il processo di acificazione, trasformano il lattosio – lo zucchero di cui si nutrono i lieviti – in acido lattico.
Il gorgonzola, inoltre, è un formaggio di latte vaccino con una stagionatura di quasi 3 mesi che varia per la variante dolce e piccante:
- Dolce: stagionatura di minimo 50 giorni, ma minimo 80 giorni per Baruffaldi;
- Piccante: minimo 80 giorni, per Baruffaldi si protrae fino a 100-110 giorni.
Riso Razza 77
Novara fa parte del triangolo del riso in cui si produce il miglior riso d’Europa.
Con Riso Rizzotti abbiamo visto la lavorazione con questa meravigliosa macchina del 1907 restaurata e rimessa a nuovo che consente di lavorare al meglio il riso Carnaroli e simili, nel totale rispetto.
Inoltre guidati da Alessandra Bossola, sommelier del riso, siamo entrati nel mondo del riso da un punto di vista sensoriale.
Incredibile scoprire quante varietà di riso esistono e quante infinite sfaccettatura!
Si ha un esempio di tale ricchezza muovendosi tra i territori del riso e scoprendo quante varietà uniche abbiamo in Italia!
In questa zona troviamo come varietà autoctona il “Razza 77”, un riso superfino della famiglia dei Carnaroli, famoso per la sua versatilità e per la sua digeribilità.
Piatti tipici
Avete mai sentito parlare del Salame della duja? Si tratta di un salame che viene fatto stagionare nello strutto per un prodotto finale che ha i profumi del classico salame stagionato, ma la consistenza morbida morbida!
Con questo si prepara il piatto più tipico di Novara, la paniscia.
Riso, fagioli, salame della duja, fidighin (mortadella di fegato). Ingredienti che insieme danno vita a un piatto di recupero che è corroborante e comfort: un piacere da conoscere e da gustare!
Fate tappa anche da Camporelli per un Biscotto di Novara! Un biscotto fatto solo di 3 ingredienti estramamente genuino: sapete che è da qui che nasce la parola biscotto? Ve lo racconto su Oltrelordine!
Dove mangiare a Novara?
L’orto in cucina: un ristorante social con lo chef Giovanni Ruggieri alla guida in cui si dà spazio a ragazzi con problemi cognitivi di vario tipo.
Un ristorante, orto e bottega, ma soprattutto un luogo di inclusione in cui star bene e far stare bene. Non affatto scontato: si mangia benissimo!
Qui troverete i piatti della tradizione realizzati alla perfezione, davvero da non perdere!
Tantris di Marta Grassi: una certezza che dura 30 anni.
Una cucina curata per un ambiente curato, pulito, fresco.
Qui, oltre alle creazioni della chef, in questo periodo si può gustare anche il Tartufo Bianco d’Alba. Esattamente quello selezionato con attenzione e cura dai tecnici della fiera, che vi garantiscono non solo di avere un buon tartufo, ma vi aiutano nella scelta valutando la selezione in base al momento in cui andrete a gustarlo. Un servizio per il cliente che consente di gustare un tartufo di qualità sempre nella migliore condizione.
Ristorante Impero: appena fuori Novara, a Sizzano, le sorelle Naggi, una in cucina e l’altra in sala, sanno come rendere il vostro pranzo speciale.
Comfort food tradizionale con un tocco di creatività, preparato con cura e presentato in chiave moderna. Atmosfera deliziosa e anche la selezione dei vini del territorio non è male!
Vino
A proposito di vino, mettete in programma anche una visita in cantina perché sul territorio non mancano i vini da scoprire.
Un buon Ghemme DOCG è sempre una garanzia, ma anche una Vespolina, vitigno autoctono caratterizzato da un intenso profumo spezie, in particolar modo di pepe, può regalare grandi soddisfazioni!
Vi consiglio una visita da I dof mati: qui Sara vi accoglierà nella sua cantina – bellissima e di carattere! – e vi farà assaporare il territorio in formato liquido!
La sua Vespolina è uno dei 100 vini migliori d’Italia e, nei suoi vini, potrete sentire la peculiarità dei terreni vulcanici che rendono i suoi vini estremamente minerali.
E poi la cantina, come vi dicevo, merita davvero una visita: questa che vedete in foto è una ex cisterna di cemento trasformata in un salottino!