C’è una buona abitudine che si sta coltivando da qualche anno a questa parte nella mia bella e sottovalutata Calabria: mangiare bene.
La Calabria, di cui poco o nulla si sa della sua gastronomia al di fuori dei confini, si vanta da sempre – vanto autoreferenziale – della qualità e ricchezza delle sue materie prime senza neanche averne una vera consapevolezza.
Eppure, se questa frase era pienamente vera qualche anno fa, oggi posso felicemente dire che non è più così.
C’è voglia di fare bene, di esaltare e far crescere i propri sapori.
E’ in questo panorama che finalmente si vedono emergere le prime menti anche in cucina, in un terreno fatto di tradizioni forti che mette i sapori di una volta davanti a ogni cosa.
E’ difficile cambiare qui in Calabria, ma chi è bravo e determinato riesce a fare la differenza anche in una città ottusa come Crotone.
Qualche sera fa, dopo un anno di rimandi, finalmente il mio lui e io ci siamo decisi a goderci una sera per noi in riva al mare, con calici di bianco (locale ovviamente) e soprattutto la cucina di Emanuele Strigaro.
In tanti me ne avevano parlato benissimo, ma mai pensavo di poter trascorrere delle ore tanto piacevoli (tante ore, visto che abbiamo tampinato lo chef dalle 8.30 alle 2 di notte! 🙂 )
Niente fuori posto. Ogni singolo piatto, il servizio di sala, l’ambiente, il vino e anche il clima perfetto per godere ogni attimo della serata ed essere orgogliosa: ebbene, sta accadendo davvero a Crotone, a casa mia!
Emanuele è giovane – lontano ancora dai 30 – ha fatto esperienza in giro per l’Italia e a Parigi prima di decidere di tornare a casa e provarci. Le sue potenzialità vuole realizzarle a casa sua, un coraggio che in pochi hanno, nemmeno io a dire il vero.
La sua cucina è lineare. Prende la materia prima grezza e, seguendo il suo istinto e la sua passione, la lavora per esaltarne il sapore.
Parte dagli ingredienti del mare che guarda ogni giorno a circa 10 metri dalla sua cucina e li unisce ai sapori dell’orto.
Ogni piatto riesce a essere semplice, ma entusiasmante. Le già alte aspettative sono state superate al primo boccone di ogni portata. Assaggi e parte il sorriso.
Nei suoi piatti c’è creatività e istinto, c’è il sapore di casa e quello che non ti aspetti.
La Calabria gourmet di oggi ha tanto di bello. Emanuele fa parte di una squadra di ragazzi giovanissimi, appassionati e uniti.
Sono i primi a crederci in questa regione. Affrontano i palati ostili con sorrisi ed entusiasmo e i portafogli calabresi viziati con prezzi ridicoli bassissimi. Lavorano insieme e cooperano come se fossero in una sola cucina. Sono una brigata unica, ma sparpagliata in tutta la regione. Di questi ragazzi sentirete parlare tanto e grazie a loro, anche delle meraviglie della loro terra, la mia.
E poi ho avuto anche la mia vittoria: il mio lui felice davanti a un piatto gourmet. E’ successo finalmente, al Nove Zero Due, con un giovane chef crotonese. Son soddisfazioni.