Basilico lattofermentato: come si fa? Che sapore ha? A cosa serve?
Ho fatto questo esperimento di fermentazione a fine settembre, prima che il basilico perdesse vigore per la fine della stagione calda, e ora che è completato posso raccontarvi il risultato!
Dopo 2 settimane la fermentazione ha raggiunto il suo apice, ma ho preferito attendere per presentarvelo: avevo notato un ingiallimento delle foglie e temevo un degrado. Questo però non è progredito e, alla fine, il colore è rimasto verde scuro con sfumature ocra, come si vede nel video.
Qual è il risultato?
Al naso:
– Anice
– Umami intensissimo, sentore di fungo porcino
– Grande profondità
Alla vista:
– Liquido marrone
– Foglie verde scuro, con accenni ocra
Al palato:
– Umami confermato anche all’assaggio
– Acidità piacevole da fermentazione
– Consistenza compatta, quasi croccante
– Buon sapore di basilico, ma non le foglie fresche. Più simile a un pesto
– Incredibile intensità e persistenza!
Soddisfatta? Sì!
Per cosa lo userò?
– Per insaporire zuppe, sughi, minestre, ma anche per salse da abbinare a carni o formaggi.
Vi lascio qui i link ai 2 reel che ho realizzato a questa ricetta:




















