Fondo Bruno: un classico intramontabile - Peperoni e Patate

Fondo Bruno: un classico intramontabile

Umami, denso, caramellato e irresistibile, si tratta del fondo bruno, una delle preparazioni base della gastronomia francese, utilizzata nei ristoranti d’alta cucina e non solo.

Sì è vero, per fare un ottimo fondo bruno, occorrono circa 24 ore e una serie di passaggi che non sempre collimano con la mole di lavoro di una cucina di un ristorante e difficilmente si ha la voglia di dedicare in una cucina di casa.

Ma perché? Cosa c’è dietro al fondo bruno? Potremmo dire che è uno scarto reso gourmet, se si pensa che la materia prima principale sono le ossa a cui si aggiungono verdure o gli scarti di esse.

D’altronde, danno sapore, gusto e consistenza, di qualsiasi animali si parli.

Tecniche e suggerimenti

Ossa

Con o senza residui di carne e/o collagene? Dipende. La carne dà sicuramente più aroma e il collagene più consistenza. Aumentano però le impurità, allungando il lavoro in fase di chiarificazione. Sicuramente però il sapore sarà più intenso.

Molti chef optano per un mix delle due, abbassando quindi il range di impurità per raggiungere la tanto ambita “chiarezza” del fondo.

Come si chiarifica un fondo? Innanzitutto si elimina la schiuma durante il bollore del brodo e poi, la tecnica più semplice consiste nel lasciarlo una notte in frigorifero. La parte grassa e impura si sposta verso l’alto e addensa, così da renderne facile l’eliminazione. La parte invece che ci interessa diventerà una gelatina densa, soprattutto se sceglierete ossa ricche in collagene.

Vi piacciono i tecnicismi e volete accelerare i tempi? Albume leggermente sbattutto, aggiunto al brodo a temperatura ambiente. Si porta a bollore lentamente, mescolando. L’albume coagula e si “mangia” le impurità, sale in superficie e forma uno strato biancastro. Si lascia sobbollire, poi lo si lascia a fuoco spento per un quarto d’ora. Infine, si schiuma, si filtra e il fondo sarà perfetto!

 

Ma come si fa il fondo bruno?

Il procedimento è sempre lo stesso: si tostano le ossa in forno per far caramellare gli zuccheri.  Si aggiunge poi acqua per creare un bel brodo ricco. Si possono anche inserire aromi vari, per dare un carattere peculiare al vostro fondo (sedano, cipolla, aglio, semi di di coriandolo, cardamomo, erbe aromatiche ecc…). No però alle patate – fanno diventare i brodi torbidi e non è questo che si vuole per un brillante fondo bruno.

Una volta chiarificato il brodo come detto sopra, lo si fa restringere in padella finché non inizia ad addensare leggermente, questo grazie agli zuccheri della carne che si caramellizzano.

Diventa infatti quasi un “caramello” se si prolunga la cottura, ma occhio a non bruciarlo!

Una cosa da sapere è che per 4 litri di acqua circa, si ottengono forse 400 ml di fondo bruno. Cosa che rende questa preparazione presente soprattutto in ristoranti con cucine molto grandi e tanto personale. Perché mettere a cuocere un pentolone da 10 litri per avere si e no un litro di fondo, è un lavoro che non tutti possono permettersi di eseguire durante il servizio.

A casa invece lo possiamo preparare in totale relax, il brodo cuoce per i fatti suoi per 7/12 ore, poi riposa in frigo e il giorno dopo con un po’ di pazienza lo si fa restringere.

Inoltre si può congelare, anche nei contenitori per il ghiaccio volendo delle mono porzioni.

Il fondo bruno è molto umami e caratterizzante il piatto in cui lo si utilizza, quindi mai eccedere e, soprattutto, MAI salare il brodo. La concentrazione dei succhi infatti aumenta la sapidità e, se già salato, diventerebbe immangiabile!

E’ una tecnica meravigliosa per dare nuova vita a scarti alimentari, che si può riproporre anche con scarti di pesce e verdure! Il fondo bruno vi darà una soddisfazione immensa!

Un piatto in cui utilizzarlo? Provate in miei Ravioli con Speck Alto Adige IGP e erba cipollina, al posto della salsa di soia è una delizia!

Come si fa il fondo bruno?

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Procedimento

Fate tostare le ossa in forno a 190 °C per 45 minuti.

Intanto tagliate le verdure e fatele rosolare in padella. Unitevi poi le ossa tostate e raccogliete bene i liquidi e rimasugli rimasti sulla teglia.

Sfumate con il vino rosso, poi coprite con il ghiaccio in modo da abbassare rapidamente la temperatura e far sì che si estraggano tutti i profumi degli ingredienti.

Coprite con 4 litri di acqua, aggiungete il concentrato di pomodoro e fate cuocere a fuoco basso. Dopo poco il brodo inizierà a schiumare: eliminate la schiuma che si forma sulla superficie.

Lasciate cuocere fino a quando il brodo si sarà ridotto di due terzi. Ci vorranno dalle 6 alle 12 ore.

Trascorso questo tempo filtrate il tutto con un setaccio fine, lasciate raffreddare e mettete in frigorifero per almeno 12 ore.

In questo modo il brodo si addenserà e diventerà una sorta di gelatina e sulla superficie si depositerà il grasso con le impurità.

Eliminate tutto il grasso posto sulla parte superiore.

 

A questo punto il fondo bruno è pronto, ma potete decidere di ottenere una glace , ovvero salsa densa e cremosa ottenuta dall’addensamento del fondo bruno.

Per ottenere una glace rimettete la gelatina sul fondo e fatela cuocere fino a quando il liquido si sarà ridotto notevolmente  e avrete una salsa dalla consistenza densa, cremosa e umami, come quella che vedete in foto e nel mio video.

Prestate molta attenzione quando il brodo inizierà ad essere “sciropposo” perché si rischia di bruciarlo compromettendo tutto il lungo lavoro fatto finora.

Una volta addensato potete congelarlo in piccole porzioni, anche nei contenitori per il ghiaccio per esempio, e utilizzarlo a vostro piacimento.

Il fondo bruno così glassato è perfetto per utilizzare in purezza o in demi-glace (cioè in una salsa ottenuta con un roux e fondo bruno) per completare un arrosto, da aggiungere a un buon risotto, per arricchire delle patate al forno o come più vi aggrada.

Richiede tanto tempo, ma vi assicuro che ne vale la pena!

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