Dopo un’oretta di chiacchierata in auto con Sara tra i tornanti
della Valsassina, siamo arrivate su una
strada, raccolta tra due montagne, in cui prati verdi, stupende casette e anche
qualche costruzione più imponente, si alternavano in modo equilibrato. Anche
una industria non sembrava tale, eppure tra quei prati, la Mauri produce i suoi
formaggi per quasi tutta l’Italia.
nel contesto bucolico delle montagne lombarde.
Vorrei raccontarvi di tutte le questioni tecniche, burocratiche e
le norme ristrettissime di pulizia che vigono in quelle sale, ma vi annoierei e
non riuscirei comunque a farvi capire quanto tutti questi elementi influenzano
il metodo di produzione in ogni sua fase. Per questo vi rimando alle foto che
trovate qui, dove potrete sicuramente capire meglio di quanto possa fare a
parole.
le sensazioni che ho trovato visitando una fabbrica che produce formaggi a
livello nazionale.
signori che salavano i taleggi, spazzolandoli a mano uno per uno, con tanto
lavoro manuale e tanta forza.
taleggio della Mauri, la cosa non poteva che sorprendermi
giorno?”
è importante la mano dell’uomo per poter ottenere un prodotto di qualità.
ristrutturato da pochi anni, completo di macchinari moderni e sistemi di
produzione all’avanguardia. Tutto questo abbinato perfettamente alla tradizione
e alle abitudini del passato.
struttura è costruita secondo di criteri di buon gusto che la rendono adatta al
contesto circostante, ma non solo. E’ una fabbrica che vuole ricordare il suo
passato e per questo ha tenuto intatta la sala da cui Emilio Mauri ha iniziato
tutto, ha messo in mostra in ogni sala tramite dei vetri, la montagna in cui è
incastonata, per ricordare il luogo in cui si produce e l’importanza della
posizione.
Questo perché quella montagna è anche un importante strumento di
lavoro: grazie alle sue correnti d’aria i formaggi possono stagionare in modo
naturale e nei tempi corretti. Tutto è controllato alla perfezione: umidità,
temperatura, e correnti stesse, ma la montagna sa come fare e rende le grotte
un ambiente ideale per la stagionatura.
baita finemente ristrutturata, accoglie tutti i visitatori per rendere il
momento della degustazione un attimo perfetto di relax.
Dato il legame con il territorio della Mauri, dato il legame con
la tradizione, data anche la produzione di formaggi tipicamente lombardi, io
approfitto oggi per presentarvi un buon risotto che, per me, è proprio un
piatto che considero acquisito qui, in terre lombarde J
dal taleggio, che spesso finisce nel risotto, solitamente con le pere, e dalla
salsiccia “chiara”, quella che si può anche spalmare sul pane e mangiare cruda…
quella che in Calabria non esiste e ho scoperto sempre qui a Milano, attraverso
le abitudini del mio milanesissimo lui.
Ingredienti per 2 persone:
160gr di riso carnaroli
200 gr di salsiccia
un buon brodo di carne (realizzato con carota, sedano, cipolla e un pezzo di carne da brodo, anche un osso)
Mezza cipolla
Olio evo
Sale e pepe nero
Mezzo bicchiere di vino bianco
Una noce di burro
50 gr di taleggio
Procedimento:
Tagliate finemente la cipolla e fatela rosolare in olio. Unite il riso e fatelo tostare.
English Version – Sausage and soft cheese rice
Ingredients:
160 gr of rice
200 gr of sausage
meat broth
half an onion
half a glass of white wine
a knob of butter
50 gr of soft cheese (italian taleggio)
salt and black pepper
Direction:
Finely chop the onion and sauté in oil. Add the rice and toast.
Pour the white wine and, later, add a ladle of broth, making it absorb and then adding more, continuing until the rice is cooked and making sure it does not dry too. At half of cooking add the sausage.
When the rice is cooked,stir in a knob of butter and soft cheese and serve.
Commenti
6 Commenti su "Risotto taleggio e salsiccia"
Il risotto è invitantissimo e perfetto per queste giornate in cui la primavera fa capolino ma ancora non si mostra pienamente.
Un bacio
Fabio