Perfetti per accompagnare formaggi, carni, pesci e verdure arrosto, i fichi in agrodolce sono un contorno semplice per accompagnare i tuoi piatti.
Cos’è l’agrodolce? Un gusto dato dalla combinazione di ingredienti acidi e, appunto, dolci. Cucinare con questo mix di sapori è un’usanza antica, di cui tutti rivendicano in qualche modo l’originalità.
La verità, però, è che ogni luogo lo adopera in maniera diversa, arricchendo poi le ricette con prodotti, spezie e erbe aromatiche tipiche del luogo.
Se Cina e, più in generale, l’Asia sono maestre nel rendere agrodolci tantissimi piatti, c’è anche il Medio Oriente però ad avere grande cultura in merito.
Anche in Italia non siamo da meno. Dall’Impero Romano ad oggi, potrei elencare un’infinità di piatti agrodolci, dalle semplici cipolline in agrodolce, al saor, la caponata, il carpione, la mostarda ecc ecc….
L’agrodolce poi è anche “un esaltatore di fame”! Lavora sul nostro palato attivando la salivazione e, di conseguenza, aumentando l’appetito. Occhio quindi a questi fichi perché potrebbero rendere i vostri piatti qualcosa che non vorreste finesse mai.
Come prepararli? Basterà unire acqua, aceto, sale, zucchero e aromi, aspettare si amalgamino bene e versarli poi sui fichi ben lavati, avendo cura di coprirli completamente.
Una volta freddi si possono consumare a piacere o conservarli in frigorifero per 7-10 giorni.
Per un’alternativa leggermente più delicata, si può sostituire, esattamente come si fa con il liquido del carpione, parte dell’aceto con del vino bianco, diminuendone così l’acidità.
I fichi in agrodolce sono perfetti per le prime giornate autunnali e per rendere duraturi questi frutti deliziosi, ma delicatissimi. Sfiziosi, abbinabili a qualsiasi cosa e originali, saranno un accompagnamento must-have di questo periodo!
Amate l’agrodolce? Provate le mie Cosce di quaglia fritte con salsa agrodolce alle Prugne della California e crema di patate al limone.